Il coraggio di cambiare
Capannelle interpreta il futuro in anticipo e cambia volto alle sue etichette.
L’azienda di Gaiole in Chianti, dopo 40 anni all’insegna della continuità, inaugura un profondo restyling grafico delle etichette di 4 dei suoi vini. Le novità interessano il Rosato Toscana Igt, il Chianti Classico Riserva, lo Chardonnay e il Solare.
Si tratta di un cambio rivoluzionario ma ponderato in ogni minimo dettaglio, all’insegna di un’innovazione che vuole restare fedele alla tradizione, con l’obiettivo di far emergere l’eleganza in modo semplice, attraverso un linguaggio diretto, così da intercettare il consumatore e portarlo a scoprire quello che resta il grande protagonista del progetto.
Il vino, ovviamente. Tutto, infatti, può seguire la moda, tranne ciò che è racchiuso nelle bottiglie, sinonimo di qualità e attenzione al territorio. “Stavamo ragionando sulla nuova bottiglia da usare per la nostra grappa e per la quale ci siamo inspirati ad una raffigurazione di uno dei primi fiaschi usati nel Chianti, – racconta Manuele Verdelli, Direttore commerciale di Capannelle – quando, raccogliendo anche l’input del nostro proprietario James Sherwood, abbiamo esteso il ragionamento anche alle nostre etichette, immutate dal 1975.
Grazie allo studio iniziato dal famoso designer e grafico Massimo Vignelli (che ha ideato, ad esempio, marchi storici come quello di America Airlines e Lancia, scomparso nel maggio 2014) è iniziata una riflessione durata oltre un anno che ci ha portato a lanciare la nuova veste delle bottiglie, di cui è cambiato anche il formato, con l’impiego del modello ‘Golia’.
Queste le scelte condotte applicando i pantoni su sfondo bianco, in cui l’annata è in grande evidenza. Novità, queste, che si collocano in perfetta sintonia cromatica con l’unica etichetta che è rimasta intatta fin dalla sua prima concezione, ovvero quella del 50&50 con il color rame protagonista.
“Il concetto dell’annata vuole essere esplicitamente espresso in etichetta – aggiunge il Direttore tecnico di Capannelle, Simone Monciatti – nell’idea di rivolgersi ai nostri consumatori senza tanti fronzoli. Che si tratta di un 2012, ad esempio, la bottiglia lo afferma in modo inequivocabile e immediato. Ci mettiamo la faccia, un po’ come avviene nelle nuove modalità di comunicazione di oggi”.
Abbiamo puntato a concepire l’etichetta di domani, cercando di anticipare l’evoluzione di un mercato sempre più globale, in cui ci muoviamo ogni giorno in virtù dell’esportazione del 70% dei nostri vini. Si tratta di un cambio radicale che per noi si traduce in un’importante sfida in cui, a restare immutato nel suo valore e nel suo ruolo da assoluto protagonista, sarà senza dubbio il vino”.
Le quattro etichette vedono prevalere altrettanti colori per ciascuna tipologia produttiva: la maestà dell’oro sinonimo di eccellenza per il Solare; l’argento che richiama al mente uno scintillante diamante per lo Chardonnay; il colore naturalmente vinoso del mosto per il Chianti Classico Riserva e, infine, la freschezza giovanile del rosa abbinato al Rosato Toscana Igt.